Salve a tutti! Chi non mi conosce ancora non sa che io sono Ammazzapolvere, il supereroe che testa la qualità degli aspirapolvere. Di modelli ce ne sono tanti e spesso ciascuno di essi ha caratteristiche più o meno adatte alle vostre esigenze. Dovete capire bene le vostre necessità a seconda della grandezza della casa, del garage o di un negozio, ma sicuramente ci sono degli elementi base che vi aiuteranno nella scelta. In breve tenterò di darvi gli strumenti adatti per scegliere l’aspirapolvere più adatto a ciascuno di voi, in modo tale da riuscire a cercare meglio l’offerta giusta tra le tante recensioni a disposizione in questo sito.
In commercio ci sono vari tipi di aspirapolvere (ecco la nostra pagina dedicata alle diverse tipologie: http://www.ammazzapolvere.it/tipologie-di-aspirapolvere/) ma il discorso si farebbe troppo lungo e specifico, quindi passo subito ad analizzare gli elementi da tener presente di volta in volta.
Continuate a leggere per scoprire come scegliere l’aspirapolvere!
Il design
Un buon aspirapolvere deve avere un tubo rigido (telescopico) che si allunga e si ritrae, oltre al classico tubo flessibile; fate molta attenzione, però, perché spesso si possono trovare in commercio prodotti poco resistenti. Le dimensioni di un aspirapolvere variano a seconda del modello, ma l’importante è che il suo peso non sia troppo elevato (soprattutto se per cambiare stanza avete bisogno di fare le scale), quindi possiamo dire che è sempre meglio evitare di superare i 10 kg. Oltre questo bisogna fare attenzione alla lunghezza del cavo e alla presenza di un avvolgicavo. 4 metri di cavo, ad esempio, non sono quasi mai sufficienti, anche se tutto dipende dalla grandezza della vostra casa e dal numero di prese previste dall’impianto elettrico che avete.
Il kit di accessori
Disporre di un buon kit ha i suoi vantaggi. A seguire vi propongo una lista molto fornita, per verificare che il prodotto scelto possegga almeno due o tre di questi accessori, come la spazzola universale e la bocchetta a lancia.
spazzola universale: per superfici ampie e lisce, moquette, fibre naturali e tappeti
bocchetta a lancia: per le fessure più strette
spazzola triangolare: per gli angoli
spazzola con setole retrattili: non riga la superficie (per parquet e pavimenti duri delicati)
spazzola rotonda per mobili e piccoli oggetti
spazzola a forma di pennello sottile: per gli elementi del calorifero
turbo spazzola: per tappeti, moquette, capelli, peli di animali e particelle difficili da aspirare
panni specifici: forniti con gli apparecchi a vapore per pulire a fondo
La potenza
La potenza deve essere variabile, e solitamente in commercio esistono modelli che oscillano tra i 1200 e i 2000 watt (qualche modello Eco non supera i 1000 watt ma è un caso del tutto eccezionale). Il wattaggio vi è utile soprattutto per capire il consumo energetico: spesso a una potenza elevata coincide anche una forza aspirante notevole. Per capire bene la capacità di aspirazione, tuttavia, bisogna tenere d’occhio i watt aria (solitamente fra i 250 e 400 Watt), anche se purtroppo non sempre troviamo questo dato sulle schede tecniche.
Sistemi di raccolta
Ecco quali sono i sistemi di raccolta dello sporco più diffusi sugli aspirapolvere:
sacchetto di carta : si cambia quando è pieno, assicuratevi quindi che il modello di aspirapolvere che vi interessa sia in grado di segnalarlo
: si cambia quando è pieno, assicuratevi quindi che il modello di aspirapolvere che vi interessa sia in grado di segnalarlo serbatoio: solitamente in materiale plastico, può essere estratto e lavato; verificate quindi che l’operazione non sia troppo complicata nel tipo di modello scelto. Solitamente ha una capienza limitata, ma la cosa peggiore è che durante l’espulsione dello sporco gran parte della polvere viene riemessa nell’aria, a seconda del tipo di tecnologia che adotta il prodotto
solitamente in materiale plastico, può essere estratto e lavato; verificate quindi che l’operazione non sia troppo complicata nel tipo di modello scelto. Solitamente ha una capienza limitata, ma la cosa peggiore è che durante l’espulsione dello sporco gran parte della polvere viene riemessa nell’aria, a seconda del tipo di tecnologia che adotta il prodotto filtro ad acqua : può aspirare anche i liquidi, solitamente tipico dei “bidoni”, un modello utilizzato per garage e aiuole visto che può anche soffiare via
: può aspirare anche i liquidi, solitamente tipico dei “bidoni”, un modello utilizzato per garage e aiuole visto che può anche soffiare via scarico a terra: apposite prese da attaccare che convogliano lo sporco in grandi contenitori centralizzati (molto rari)
Integrato nel kit è possibile trovare un sistema di filtraggio tecnologicamente molto avanzato: sto parlando parlo del famoso filtro Hepa, capace di aspirare e imprigionare i piccoli batteri come gli acari (che sono causa di allergie), anche se è difficile verificare se funzioni davvero o meno proprio perché assorbe elementi minuscoli. Ad ogni modo, un consiglio che posso darvi è quello arieggiare molto la casa in modo tale da combattere l’umidità che li aiuta a proliferare.
In questo paragrafo vediamo alcune caratteristiche che andrebbero controllate al momento dell’acquisto:
la potenza in watt
la potenza di aspirazione, espressa in air watt
la tipologia (se a sacchetto o a contenitore, se a traino o a vapore, etc.)
i filtri presenti
il design
gli accessori in dotazione
le funzioni
La scelta ideale in base alla situazione tipo
La scelta ideale di un aspirapolvere si basa sulle necessità specifiche di ogni singolo utente, poiché ogni aspirapolvere può essere più o meno adatto a voi in base a caratteristiche particolari: le dimensioni della casa, quanti mobili contiene, la presenza di animali domestici o di soggetti allergici e via dicendo. Se pensiamo ai top di gamma della Dyson o al famoso Folletto della Vorwerk, esistono in commercio apparecchi che possono soddisfare diverse necessità, offrendo un kit accessori particolarmente completo. Il costo di questi aspirapolvere è però molto alto e il kit accessori incluso contribuisce ad aumentarne il prezzo, senza contare che molti attrezzi in dotazione possono anche rivelarsi superflui. In questa pagina, che nasce per catalogare le situazioni tipo più comuni, abbiamo inserito gli aspirapolvere più adatti a soddisfare le esigenze individuali poc’anzi descritte.
Se avete animali in casa
Non tutti gli aspirapolvere possono venire incontro alle esigenze di chi possiede animali domestici: il prodotto ideale per questo tipo di utente deve includere nel suo kit accessori una turbospazzola. Questo accessorio è dotato di speciali rulli che catturano peli e capelli, migliorando la pulizia su ogni tipo di pavimento e nei luoghi in cui cani e gatti sono soliti stazionare, come sedie e divani. Un buon consiglio, soprattutto se avete animali a pelo lungo, è anche quello di acquistare un modello di aspirapolvere con un serbatoio ampio, in modo che non si riempia troppo rapidamente a causa del volume di residui creato dai peli degli animali. Per chi preferisce i modelli con sacco, invece, ricordiamo che ci sono modelli che utilizzano sacchetti anti-odori, consigliati proprio per chi ha animali in casa.
Se vivete con soggetti allergici
Nel caso ci siano soggetti allergici in casa, bisogna valutare diversi aspetti in un aspirapolvere: prima di tutto la classe di riemissione, poi il tipo di filtro che utilizza e infine il sistema di scarico. Per quanto riguarda quest’ultimo, è sempre meglio optare per uno scarico del serbatoio dall’alto verso il basso, mentre non c’è bisogno di alcuna raccomandazione per i modelli con sacco, che evitano qualunque contatto tra l’utilizzatore e lo sporto raccolto. Il filtro deve essere di tipo HEPA, meglio se della classificazione 12,13 o 14, che sono quelli che meglio trattengono muffe e batteri. La classe di riemissione, che identifica la capacità del prodotto di migliorare la qualità dell’aria nella casa, viene sempre descritta nell’etichetta energetica; per i soggetti allergici si consiglia un prodotto con classe di riemissione in fascia A.
Per chi ha scale in casa
Per chi ha scale da pulire, è sempre consigliabile un prodotto di dimensioni compatte, oppure un aspirapolvere che possa essere posizionato verticalmente. Altri aspetti da valutare sono quelli legati al peso e alla presenza di una buona maniglia che permetta una presa comoda, in modo tale da spostare agevolmente l’aspirapolvere durante la pulizia. Tuttavia, anche se molto raramente è inclusa nella dotazione base, alcuni aspirapolvere sono provvisti di una speciale bocchetta di piccole dimensioni, grazie alla quale è possibile pulire con cura i singoli gradini di una scalinata.
Se avete tanti mobili
Una casa piena di mobili necessita di un aspirapolvere ben accessoriato, che disponga dunque di varie bocchette per pulire i cassetti interni e le superfici esterne di credenze, tavoli, sedie e via dicendo. Il kit ideale prevede quindi una bocchetta a lancia per gli spazi ristretti, una bocchetta con setole per non danneggiare i mobili e una speciale per la pulizia di poltrone e divani. Nel caso la casa fosse particolarmente stipata di mobili ma di piccole dimensioni, consigliamo sempre di acquistare un aspirapolvere compatto e che risulti maneggevole durante il trasporto.
Per chi ha una casa grande
A chi ha una casa grande consigliamo di prendere un prodotto dai bassi consumi energetici, quindi ricordatevi di controllare sull’etichetta energetica che l’aspirapolvere risulti in fascia A. Per stanze molto ampie, inoltre, meglio disporre di un buon raggio d’azione, che sia almeno di 9 metri. Ultimo elemento da considerare, soprattutto se pulite a fondo la casa una sola volta a settimana, sono le dimensioni del serbatoio che deve superare 1,5 litri. Stesso discorso per i sacchetti, che però quasi mai hanno una capacità inferiore a 2,5 litri.
Per chi ha pavimenti delicati
Per chi ha in casa pavimenti delicati, soprattutto parquet, in commercio esistono spazzole speciali e adatte a questa specifica esigenza. Questi accessori sono infatti dotati di setole morbide che, anche a contatto col legno più delicato, evitano di graffiare la superficie al loro passaggio. Oltre alla spazzola parquet, quasi sempre definita così nel kit in dotazione, consigliamo anche di controllare che le ruote dell’aspirapolvere abbiano un rivestimento delicato: sempre meglio che siano gommate per evitare di danneggiare il pavimento.
Per chi cerca un modello silenzioso
Parlare di aspirapolvere silenzioso è poco realistico, ma senza dubbio esistono sul mercato modelli molto meno rumorosi di altri. Considerate che la media di rumorosità oscilla tra gli 80-85 decibel, un valore molto fastidioso, che è anche quello più comune nelle nostre case. Da questo punto di vista, però, negli ultimi anni le aziende produttrici si sono mosse parecchio in questa direzione, mettendo a punto modelli più silenziosi. Un aspirapolvere, in genere, viene considerato poco rumoroso quando scende sotto i 75 dB; solo in rarissimi casi si parla di una soglia che scende sotto i 70 dB, valore che è comunque possibile verificare sull’etichetta energetica del modello prescelto.
Per pulire anche superfici elevate
Per la pulizia di superfici elevate, come ad esempio tavoli e altri mobili, abbiamo già visto che è necessario verificare la presenza di particolari accessori nel kit base di un aspirapolvere. Per poter essere utilizzati agevolmente, però, questi accessori devono essere associati ad un tubo flessibile, che in realtà è sempre presente negli aspirapolvere. Altro elemento immancabile è il tubo telescopico, utile a pulire anche zone meno raggiungibili come il soffitto, ad eliminare le ragnatele dagli angoli o semplicemente a pulire le pareti di una stanza.
Pulizia dei tappeti
Per la pulizia dei tappeti bisogna verificare che la spazzola pavimenti presente nel kit base sia dotata anche della funzione battitappeti, un semplice tasto che permette di allungare le setole e pulire più facilmente anche i tappeti pesanti. Anche se in casi molto rari, c’è la possibilità di acquistare un aspirapolvere che fornisce già in dotazione una speciale spazzola per la pulizia dei tappeti. Per capire l’efficienza di pulizia sui tappeti di un aspirapolvere basta guardare l’etichetta energetica, ma considerate che raramente la classificazione supera la lettera C, che è quindi da considerarsi un buon valore.
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