Dopo anni e anni di centrifughe, cicli per delicati, lavaggi a 60 gradi, ahinoi è giunto il momento di cambiare la lavatrice: se fosse rotta (e irreparabile), la decisione non è più da derogare. Ma anche il tempo che passa e i primi segnali di malfunzionamento non devono farci trovare impreparati: la lavatrice è ormai uno degli elettrodomestici più importanti di casa, ed è davvero impossibile farne a mano (soprattutto quando si è in tanti).
L'acquisto di una lavatrice non è una spesa che si può fare al “buio”, d'istinto, senza pensarci troppo: meglio avere sotto controllo tutta una serie di caratteristiche, per capire quale sia il modello che più fa al caso nostro. In commercio ne esistono tre tipi diversi, ognuno buono per quello che serve: il più diffuso è il modello a carica frontale, il classico, con l'oblò che si apre perpendicolare al pavimento, insomma di fronte. Ma per chi ha poco spazio a disposizione, in una piccola lavanderia ci può stare bene anche un modello con carica dall'alto: dunque il bucato lo si mette da sopra. Infine, i modelli slim: da definizione sono i più piccoli, con dimensioni fino a 46 centimetri.
In tal senso, queste sono le dimensioni standard: per un modello a carico frontale l'altezza è di circa 85 centimetri, larghezza e profondità di 60; con la carica dall'alto la larghezza si ferma a 40 centimetri, mentre per i modelli slim la differenza sta soprattutto nella profondità (da 33 a 46 cm circa).
La capacità di carico di una lavatrice
E' un altro elemento che non possiamo (e non dobbiamo) non valutare: la capacità di carico. Il nostro acquisto deve dirigersi verso una lavatrice che possa accogliere (e soprattutto lavare) tutti i capi di cui abbiamo bisogno. In media si va da un minimo di 5 chili a un massimo di 12: senza esagerare, il compromesso ideale può essere una lavatrice con capienza tra i 7 e gli 8 chili, anche perché più aumenta la capacità di carico, e più aumentano i costi.
L'importanza della centrifuga
L'importanza della centrifuga: mai sottovalutarla. Per definizione, la centrifuga di una lavatrice è il numero di giri al minuto: in pratica non aumentano le prestazioni del lavaggio, ma a lungo termine possono addirittura mettere a rischio la durata dell'elettrodomestico. In casi come questi, è sempre meglio farsi consigliare da chi ne sa più di noi. I modelli più diffusi “viaggiano” sui 1.200 giri al minuto, ma ce ne sono anche da 800, e fino a 1.600.
I programmi e la classe energetica
Non meno importanti, i programmi: cioè i lavaggi preimpostati per cui davvero basta un clic. Una buona, anzi un'ottima lavatrice non può fare a meno di:
programma rapido
programma per capi delicati
programma per capi sportivi
programma cotone
funzione vapore
Per concludere, la classe energetica: anche a fronte di qualche euro in più, in sede d'acquisto, è meglio affidarsi a modelli appartenenti alla classe A+++, la migliore sul mercato, che a lungo andare garantisce un bel risparmio in bolletta. Altri fattori da considerare: la temperatura, quindi meglio usare programmi che non vanno oltre i 40 gradi; il consumo di acqua, perché ad ogni lavaggio se ne vanno almeno 40 o 50 litri.
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