5 fattori decisivi per la scelta del frigorifero

Il frigorifero è un elettrodomestico così diffuso nel mondo occidentale che non ha di certo bisogno di presentazioni. Tuttavia chi si sia trovato nella necessità di acquistarne uno sarà probabilmente rimasto attonito di fronte alla varietà di modelli che si possono trovare sul mercato. Ad essere pignoli, la parola “frigorifero” dovrebbe essere utilizzata in realtà solo per indicare modelli privi di congelatore, mentre quelli che ne sono forniti andrebbero chiamati frigocongelatori. Ma non è questa l’unica difficoltà terminologica: frigoriferi combinati, a due porte, monoporta, americano, da tavolo, sono solo alcune delle tipologie che si possono trovare.

1. Struttura

In questa guida ci occuperemo di queste quattro tipologie di frigorifero:

Frigoriferi monoporta

Frigoriferi a due porte

Frigoriferi combinati

Frigoriferi americani

A differenza dei mini frigoriferi, a cui abbiamo dedicato una pagina a parte, si tratta di modelli dotati di congelatore per la conservazione degli alimenti surgelati, anche se va precisato che non tutti quelli monoporta lo includono. Vediamo invece ora nel dettaglio le differenze.

Frigoriferi monoporta

Come dice la parola stessa, questi modelli presentano una sola porta: la cella del congelatore, se presente, si trova all’interno di quella frigorifera ed è separata da essa da un secondo sportello interno.

Per accedere al congelatore è necessario dunque aprire anche la porta del frigo, operazione che comporta un inutile passaggio di aria calda all’interno della cella. Inoltre i congelatori di questa categoria hanno generalmente una classe di congelamento (di cui parleremo nel paragrafo dedicato alla lettura dell’etichetta energetica) molto bassa, e raggiungono una temperatura minima di appena -6 °C: non possono dunque congelare i cibi freschi e possono conservare i surgelati per un periodo di tempo non superiore alla settimana.

Frigoriferi a due porte

Questa tipologia è molto simile alla precedente, ma si differenzia per la divisione e l’organizzazione delle celle. La cella del congelatore è infatti separata da quella frigorifera e collocata al di sopra di essa. Il congelatore ha però solitamente una capienza ridotta, quindi questo modello si adatta alle famiglie composte da due o tre persone che non facciano un grande consumo di prodotti surgelati.

Per gli appassionati di arredamento vintage, segnaliamo che questa è la tipologia principalmente sfruttata dai produttori per avere modelli dalle forme e colori vagamente retrò.

Frigoriferi combinati

Si distingue dalle precedenti tipologie per la posizione del congelatore, il quale si trova al di sotto del frigorifero. Questo consente di avere molto più spazio a disposizione, infatti generalmente il congelatore di questi modelli è dotato di tre scompartimenti interni. Negli ultimi anni i frigoriferi di questo tipo sono diventati sempre più popolari in quanto non solo si adattano alle famiglie che fanno largo uso di prodotti surgelati, ma si possono trovare anche frequentemente nelle case in condivisione perché i piani differenziati consentono una più agevole spartizione delle provviste.

Frigoriferi americani

Sono i modelli più capienti di tutti, caratterizzati dalla presenza di due porte affiancate che si aprono dal centro verso l’esterno come le ante di un armadio. I frigoriferi americani si sviluppano in larghezza (fino a raggiungere addirittura il metro) per massimizzare lo spazio a disposizione sia nella cella frigorifera che nel congelatore.

Esistono due categorie di frigo americano: nei side by side, o French door, il congelatore si trova alla sinistra del frigorifero e occupa circa 2/5 del volume, inoltre sono presenti due circuiti di raffreddamento indipendenti. Nei quattro porte, la separazione tra frigo e freezer è verticale: la cella frigorifera si trova nella parte superiore e vi si accede aprendo le due “ante”, mentre il congelatore si trova nella parte inferiore e presenta a sua volta due sportelli oppure uno o due cassetti estraibili. Oltre che per la capienza, questi modelli si distinguono per la presenza di un dispenser di acqua e/o ghiaccio posizionato su una delle porte.

2. Gestione del freddo

Per parlare di gestione del freddo dobbiamo prima di tutto capire il frigorifero come funziona: facciamo allora una piccola premessa riguardante i compressori ed i termostati.

Compressori e termostati

Il termostato è la manopola attraverso la quale è possibile regolare la temperatura, il compressore invece è il motore del frigorifero. Spesso si ritiene erroneamente che per avere due termostati, uno per la regolazione della temperatura nella cella frigorifera ed uno per il congelatore, sia per forza di cose necessario optare per un modello dotato di due compressori.

In realtà i due componenti sono indipendenti l’uno dall’altro, e la maggior parte dei modelli è dotata di un solo compressore ma di due termostati separati per la regolazione indipendente della temperatura.

Perché allora talvolta si parla di frigoriferi bimotore, e quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei modelli con doppio compressore?

Innanzitutto va specificato che i modelli bimotore sono sempre più difficili da trovare. Il doppio compressore garantisce in pratica di avere due apparecchi autonomi, indipendenti fra loro: nel caso dunque si verifichi un guasto del frigorifero si potrà dunque continuare ad usare il congelatore (e viceversa) perché le due unità sono separate e distinte.

Per contro però i consumi tendono ad essere più alti, motivo per il quale sono ormai pochi i produttori che offrano modelli a doppio compressore.

Il nostro consiglio è quello di optare per un modello con doppio termostato ma con singolo compressore: i consumi ridotti consentiranno infatti non solo di risparmiare sulla bolletta energetica, ma anche di avere un elettrodomestico più attento all’ambiente.

Sistemi di raffreddamento

Il sistema di raffreddamento altro non indica che il modo in cui l’aria fredda viene distribuita all’interno della cella frigorifera. Ne esistono tre diversi tipi: statico, statico-ventilato e No Frost. Vediamo ora nel dettaglio vantaggi e svantaggi di ciascun sistema di raffreddamento.

Frigorifero statico

È il sistema di raffreddamento più diffuso: l’aria all’interno del frigorifero e del congelatore viene raffreddata e portata alla temperatura indicata dal termostato ma, non essendo presente alcuna ventola, i ripiani più alti del frigorifero tenderanno ad essere leggermente più caldi rispetto a quelli inferiori, motivo per cui si consiglia di riporre gli alimenti più delicati nei ripiani più bassi.

Lo svantaggio principale dei frigoriferi statici è che nel congelatore la brina tende ad accumularsi sulle pareti, per cui è necessario effettuare con una certa regolarità lo sbrinamento del frigorifero.

Frigorifero statico-ventilato

Anche detti semplicemente ventilati, si distinguono dai frigoriferi puramente statici per la presenza di una ventola, la quale aiuta a diffondere l’aria fredda in maniera uniforme fra i diversi reparti.

Rimane tuttavia la necessità di sbrinare con una certa regolarità il congelatore per rimuovere lo strato isolante di ghiaccio che si forma sulle pareti.

Frigorifero No Frost

Grazie all’ausilio di un evaporatore, questa tipologia di frigoriferi non produce brina, per cui non richiede lo sbrinamento del frigo. L’aria viene infatti privata dell’umidità, per cui il freddo prodotto risulta essere secco, in modo da evitare la proliferazione dei batteri responsabili dei cattivi odori.

I frigoriferi No Frost si dividono a loro volta in due categorie.

Total No Frost

In questo caso sia la cella frigorifera sia il congelatore hanno lo stesso sistema di raffreddamento. Questo è in realtà uno svantaggio, perché il freddo privo di umidità tende appunto a seccare i cibi compromettendone la freschezza, per cui, in particolare nel caso di frutta e verdura, è necessario riporre i cibi nel frigorifero in contenitori o avvolti nella pellicola, in modo da mantenerli idratati. Tale problema può essere tuttavia arginato se il frigorifero presenta degli scomparti specializzati per la conservazione dei cibi più delicati (argomento che tratteremo al paragrafo su scomparti e ripiani).

Dual Free Frost

Chiamati anche semplicemente Frost Free o Partial No Frost, questo sistema di raffreddamento cerca di combinare i vantaggi dei frigoriferi statico-ventilati e di quelli No Frost. Mentre infatti il sistema di raffreddamento adottato per la cella frigorifera è quello statico-ventilato, il congelatore è di tipo No Frost, così da evitare la formazione di brina sulle pareti. Per evitare la formazione di cattivi odori è opportuno scegliere modelli dotati anche di uno ionizzatore o di un filtro antiodori e verificare che le pareti interne della cella frigorifera siano rivestite di uno strato antibatterico per evitare la proliferazione di batteri.

Complici le innovazioni tecnologiche che hanno contribuito a rendere questi prodotti sempre più sofisticati, il dubbio su come ottimizzare la gestione del freddo rimane e si traduce in domande precise: come capire qual è la temperatura ideale per i vari scompartimenti? Come fare ad impostarla e come fare a mantenerla costante?

Come capire qual è la temperatura ideale del vostro frigorifero in base agli alimenti

Il primo aspetto da tenere presente quando si parla di temperatura ideale del frigorifero è che non esiste una risposta unica. Ciascuna zona del frigo è infatti destinata ad una determinata tipologia di alimenti.

I modelli di frigorifero più moderni dispongono di un termometro interno che mostra la temperatura precisa, di termostati separati per le varie zone e di un display situato nella parte esterna della porta che permette di modificare la temperatura senza bisogno di aprire il frigo.

Nei modelli meno recenti, invece, è spesso presente un solo termostato che si presenta come una rotella: in questi prodotti non sarà possibile conoscere la temperatura precisa ma sarà necessario regolarsi sulla base di livelli preimpostati.

Nei frigoriferi con il termometro interno l’impostazione della temperatura sarà più semplice: bisognerà soltanto tenere in considerazione le indicazioni relative alla temperatura ideale di conservazione dei vari alimenti sfruttando le varie zone termiche del prodotto. Nei modelli con termostato a livelli invece l’impostazione della temperatura potrebbe risultare leggermente più complessa. Ricordiamo però che nei manuali di istruzioni viene sempre fornita un’equivalenza tra livelli e gradi centigradi. Anche con questi prodotti quindi sarà possibile regolarsi in base alle temperature di conservazione dei diversi alimenti.

Temperature ideali e destinazione d’uso delle diverse zone termiche

Zona centrale

Con questo termine si intendono i ripiani posizionati nella parte centrale del frigo e sono esclusi dalla zona centrale i cassetti per verdure e per carne o pesce. La zona centrale del frigo è indicata per tutti quegli alimenti che necessitano di temperature mediamente fredde, come uova, latticini, salumi, dolci a base di creme e panna, verdure o cibi cotti e sughi. La temperatura ideale per questa zona è tra i 4 °C e i 5 °C. Se avete un frigorifero dotato di diversi termostati o di un termometro, regolare la temperatura seguendo queste indicazioni sarà decisamente semplice; se invece avete un modello con un solo termostato consigliamo di impostare la temperatura media.

Cassetto per carne e pesce

La carne e il pesce necessitano di una temperatura più bassa per essere conservati adeguatamente, tra 0 °C e 1 °C. Ricordiamo che per la corretta conservazione di questi alimenti sono necessari alcuni accorgimenti: il pesce dovrà sempre essere pulito e non potrà essere conservato per più di 1 giorno, la carne invece può durare fino a 3 giorni, specialmente se confezionata sottovuoto. Se il vostro cassetto per carne e pesce non dispone di un termostato autonomo non preoccupatevi poiché il funzionamento dell’apparecchio dovrebbe comunque garantire questo grado di freddo. Se invece il vostro frigo non ha un cassetto per la conservazione di questi alimenti, trovate la zona termica più fredda (potete aiutarvi con un termometro laser) e riponete lì questi cibi.

Cassetto per le verdure

Le verdure necessitano invece di una temperatura di conservazione più elevata, tra i 6 °C e i 7 °C. Anche nei frigoriferi più moderni sarà difficile trovare un termostato che regoli la temperatura di questa zona, però ricordiamo che tutti i frigoriferi, anche quelli con un solo termostato a livelli, prevedono zone termiche diverse. Basterà quindi impostare la temperatura generale ed automaticamente si creeranno zone con temperature diverse, adatte ai vari alimenti.

Balconcini laterali

I balconcini laterali sono adatti ad ospitare bottiglie (acqua, vino, birra o latte), burro ed altri alimenti che non necessitino temperature particolarmente basse. Queste parti infatti sono quelle meno fredde, poiché sono meno esposte all’azione refrigerante del motore. Se avete la necessità di raffreddare in fretta alcune bottiglie quindi consigliamo di riporle per qualche ora nella zona centrale del frigo.

Consigli per mantenere la temperatura ideale del frigo

Una volta impostata la temperatura ideale bisognerà fare attenzione che essa si mantenga costante. Per riuscirci consigliamo di seguire una serie di piccoli accorgimenti:

Evitare di sovraccaricare il frigorifero : un frigo troppo pieno non consente la diffusione omogenea del freddo, con il risultato che il frigo risulterà nel complesso più caldo e ci sarà troppa differenza di temperatura tra le varie zone;

: un frigo troppo pieno non consente la diffusione omogenea del freddo, con il risultato che il frigo risulterà nel complesso più caldo e ci sarà troppa differenza di temperatura tra le varie zone; Aprire le porte solo quando è necessario : l’apertura frequente della porta del frigo implica un innalzamento della temperatura interna, per cui è meglio evitare di aprire il frigo se non strettamente necessario. Ciò potrà aiutarvi anche a risparmiare energia elettrica;

: l’apertura frequente della porta del frigo implica un innalzamento della temperatura interna, per cui è meglio evitare di aprire il frigo se non strettamente necessario. Ciò potrà aiutarvi anche a risparmiare energia elettrica; Evitare di mettere nel frigo alimenti ancora caldi : anche questo consiglio riguarda l’innalzamento della temperatura interna. Il calore emanato dai cibi contribuisce inoltre alla formazione della brina, una vera nemica per la capacità refrigerante del frigorifero;

: anche questo consiglio riguarda l’innalzamento della temperatura interna. Il calore emanato dai cibi contribuisce inoltre alla formazione della brina, una vera nemica per la capacità refrigerante del frigorifero; Modificare la temperatura in base alle stagioni: in estate l’escursione termica tra l’interno del frigorifero e l’ambiente esterno sarà più elevata, per questo viene consigliato di diminuire di circa 1 °C la temperatura interna. In inverno, al contrario, la differenza sarà più ridotta e in questo caso sarà possibile alzare la temperatura interna di 1 °C così da affaticare meno il motore del frigo.

3. Prestazioni e consumi

L’etichetta energetica è una risorsa preziosa, perché sintetizza in un foglietto non più grosso di una mano tutti i dati fondamentali da conoscere e valutare prima di procedere all’acquisto di un frigorifero. Per obbligo di legge si deve trovare su tutti gli apparecchi per la refrigerazione alimentati a corrente elettrica, sia quelli per l’utilizzo domestico che quelli destinati ad usi commerciali. Imparare a leggerla e ad interpretarla correttamente è dunque fondamentale per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze e sapere con precisione quanto consuma il prodotto da voi scelto.

A partire dal 1 marzo 2021 l’Unione Europea ha introdotto una nuova etichetta energetica per aiutare i consumatori a riconoscere più chiaramente i modelli dalle prestazioni migliori. Nei prossimi paragrafi vedremo nel dettaglio come leggere tutte le voci che riporta e scopriremo quali informazioni è possibile ricavarne.

Efficienza energetica

La classe di efficienza energetica è la prima informazione che troviamo e sintetizza, appunto, l’efficienza dell’apparecchio in termini di consumi e di impatto ambientale. Con l’introduzione della nuova etichetta, gli elettrodomestici vengono classificati secondo una scala che va da G ad A (anziché da D ad A+++). La nuova scala è stata ricalibrata perché tutti i frigoriferi di ultima generazione erano ormai concentrati nelle classi tra la A+ e la A+++, motivo per cui la classe meno efficiente era di fatto la A+ e non la D. In base alla nuova etichettatura, tutti gli apparecchi sono stati declassati e le classi superiori sono state lasciate vuote per incentivare la progettazione di apparecchi più tecnologicamente evoluti. Per questo motivo, non deve stupire se un modello di frigorifero che si trovava in precedenza in classe A++ si trova ora in classe D o persino E.

Consumi

È importante sottolineare che, anche se le classi energetiche sono cambiate, il dato sui consumi di un apparecchio (espressi in kWh/anno) rimane uguale, perciò invitiamo i nostri lettori a prendere questo valore in considerazione quando ci si trova a confrontare modelli nella stessa classe energetica e dalle dimensioni simili.

Per calcolare il costo effettivo in bolletta del proprio frigorifero basterà moltiplicare la cifra riportata sull’etichetta energetica per il costo di un kWh, ricordando che quest’ultimo valore può variare in base alle tariffe offerte dal proprio fornitore (al momento in cui scriviamo si aggira sui 50 centesimi).

Quali elementi incidono sul consumo energetico del frigorifero?

Il consumo energetico potrà essere più o meno elevato in base ad una serie di fattori che riguardano sia le caratteristiche strutturali del prodotto che le caratteristiche dell’ambiente in cui viene posizionato il frigorifero:

Dimensioni : le dimensioni del modello sono un fattore importante. In linea di massima è possibile affermare che, a parità di classe di efficienza energetica, un prodotto dalla capienza molto elevata consumerà di più rispetto ad un modello più piccolo. Bisognerà quindi scegliere il frigorifero che, anche rispetto alle dimensioni, si adatti alle vostre esigenze. Per un single o una coppia, ad esempio, sarà sufficiente un modello da 140 litri, una piccola famiglia potrà optare per un modello da 200 litri, mentre per le famiglie numerose sarà consigliato un prodotto da 250 litri. Ricordiamo che scegliere un frigorifero delle giuste dimensioni aiuta anche a limitare lo spreco di cibo;

: le dimensioni del modello sono un fattore importante. In linea di massima è possibile affermare che, a parità di classe di efficienza energetica, un prodotto dalla capienza molto elevata consumerà di più rispetto ad un modello più piccolo. Bisognerà quindi scegliere il frigorifero che, anche rispetto alle dimensioni, si adatti alle vostre esigenze. Per un single o una coppia, ad esempio, sarà sufficiente un modello da 140 litri, una piccola famiglia potrà optare per un modello da 200 litri, mentre per le famiglie numerose sarà consigliato un prodotto da 250 litri. Ricordiamo che scegliere un frigorifero delle giuste dimensioni aiuta anche a limitare lo spreco di cibo; Capacità di raffreddamento : un altro fattore che incide sui consumi è la capacità di raffreddamento. Ogni volta che inseriamo dei cibi in frigorifero, infatti, il motore integrato sfrutta l’energia elettrica per raffreddarli più rapidamente. Un modello che ottimizza i consumi, dunque, avrà di sicuro una capacità di raffreddamento elevata;

: un altro fattore che incide sui consumi è la capacità di raffreddamento. Ogni volta che inseriamo dei cibi in frigorifero, infatti, il motore integrato sfrutta l’energia elettrica per raffreddarli più rapidamente. Un modello che ottimizza i consumi, dunque, avrà di sicuro una capacità di raffreddamento elevata; Stabilità della temperatura: con questo termine s’intende la capacità del frigorifero di mantenere la temperatura interna costante anche in presenza di variazioni climatiche ambientali; in generale, difatti, è possibile affermare che nei mesi estivi i frigoriferi consumano di più perché la differenza tra temperatura esterna e quella interna è maggiore. Per ovviare a questo problema il consiglio è quello di posizionare il frigorifero lontano da fonti di calore, lasciare un po’ di spazio tra il frigo e il muro ed evitare di aprire e chiudere lo sportello troppo frequentemente.

Capacità in litri per conservazione di alimenti freschi

L’icona che riproduce il cartone del latte indica la capacità in litri degli scomparti per la conservazione dei cibi freschi. Con scomparti per la conservazione dei cibi freschi si intendono tutti quelli con una temperatura superiore ai -6 °C, mentre gli scomparti che scendono sotto questa temperatura sono riservati alla conservazione dei cibi surgelati.

Nel caso di frigocongelatori, ovvero i modelli dotati anche di congelatore come quelli presi in esame in questa pagina, questo simbolo non indica dunque la capacità totale del frigorifero, ma solo la capacità di conservazione degli alimenti freschi. Cionondimeno è un valore utile da sapere per valutare se il frigo si adatti alle proprie abitudini alimentari.

Capacità in litri per la conservazione degli alimenti surgelati

Il simbolo che raffigura invece il cristallo di neve è quello che indica la capacità in litri degli scompartimenti per la conservazione dei cibi surgelati, dunque di quegli scompartimenti con temperatura inferiore ai -6 °C.

Sommando questo valore a quello della capacità per alimenti freschi si può dunque sapere la capacità totale del frigorifero: indicativamente per coprire le necessità di una sola persona o di una coppia basta un frigorifero con una capacità di circa 140 l, mentre per una famiglia di circa 4 persone di cui 2 bambini si dovrebbe optare per un modello da circa 200 l.

Con la nuova classe energetica, scompare da questo campo il valore relativo alla classe di congelamento del congelatore, ovvero il numero di “stelline” (da 1 a 4) che indicano la temperatura raggiunta all’interno del congelatore e conseguentemente la tipologia e la durata massima dei cibi che vi possono essere congelati. Questo valore è comunque reperibile all’interno dei dati tecnici di ciascun modello.

Vediamo nella tabella qui sotto a cosa corrisponde ciascuno di questi valori.

Simbolo Temperatura Conservazione alimenti -6 °C Adatto alla sola conservazione di alimenti presurgelati per la durata massima di una settimana -12 °C Adatto alla sola conservazione di alimenti presurgelati per la durata massima di un mese -18 °C Adatto alla sola conservazione di alimenti presurgelati per la durata massima di un anno -18 °C Adatto alla conservazione di alimenti sia presurgelati che freschi per il periodo massimo di un anno

Rumorosità

L’ultimo simbolo indica la rumorosità espressa in decibel, che con la nuova etichetta è classificata anche secondo una scala da A a D. Ad oggi è da considerarsi nella norma un valore compreso fra i 30 ed i 45 dB.

A tal proposito ricordiamo l’importanza di collocare il frigorifero, qualora si sia optato per un modello a libera installazione, alla giusta distanza dalle pareti in modo da evitare che le vibrazioni prodotte dal motore risultino fastidiose.

Altri dati da sapere

L’etichetta energetica ci dà una prima idea della qualità del prodotto, ma da sola non basta a valutare l’effettiva efficienza del frigorifero: per valutare correttamente le prestazioni è infatti necessario conoscere altri tre dati fondamentali, tutti reperibili dalla lettura delle schede tecniche.

Classe climatica

La classe climatica indica a quali temperature ambientali il frigorifero è in grado di fornire il massimo delle prestazioni: è infatti molto più complesso mantenere gli alimenti freschi quando la temperatura nella stanza è molto elevata, come può facilmente accadere nelle cucine dei ristoranti o d’estate in stanze non rinfrescate.

Esistono quattro classi climatiche di base, ciascuna delle quali indica entro quale range di temperature il frigorifero è in grado di funzionare al meglio: poiché la temperatura dell’ambiente domestico è in genere compresa fra i 16 ed i 21 °C, mentre quella delle cantine è in genere intorno ai 10 °C, la più bassa delle classi climatiche parte da una temperatura minima di 10° C:

SN : i frigoriferi che riportano questa dicitura sono in grado di garantire il massimo delle prestazioni a temperature comprese fra 10 e 32 °C

: i frigoriferi che riportano questa dicitura sono in grado di garantire il massimo delle prestazioni a temperature comprese fra 10 e 32 °C N : da 16 a 32 °C

: da 16 a 32 °C ST : da 16 a 38 °C

: da 16 a 38 °C T: da 16 a 43 °C

Esistono poi altre due classi combinate, la SN-ST e la SN-T: la prima garantisce un funzionamento del frigorifero a temperature comprese fra i 10 ed i 38 °C, la seconda addirittura dai 10 ai 43 °C. I frigoriferi appartenenti a questa classe sono perciò in grado di sopportare temperature anche particolarmente elevate e sono l’ideale anche per l’utilizzo professionale o in zone frequentemente soggette a temperature torride.

Capacità di congelamento

Non ha nulla a che vedere con la capacità totale del frigorifero, ma indica la quantità in kg o in litri di alimenti nuovi che possono essere congelati in 24 h senza che gli alimenti che già si trovano nel congelatore si riscaldino ad una temperatura maggiore di -15 °C.

Maggiore è infatti la quantità di alimenti a temperatura ambiente inseriti nel congelatore, più si alzerà la temperatura al suo interno. Ciò vuol dire, in parole povere, che all’inserimento di nuovi cibi gli alimenti già presenti nel freezer potrebbero riscaldarsi: la capacità di congelamento indica appunto quanti kg o quanti litri di nuovi alimenti può essere inserita all’interno del congelatore senza che la temperatura di quest’ultimo risalga a tal punto da compromettere la conservazione di alcuni cibi come, ad esempio, il gelato, il quale dovrebbe essere conservato ad una temperatura inferiore ai -18 °C. Il valore minimo è di 4,5 kg o 100 l in 24 ore.

Autonomia di conservazione

Questo valore indica il grado di isolamento del congelatore, ovvero per quante ore è in grado di conservare gli alimenti surgelati in caso di black out.

Ad essere più precisi, indica quanto tempo impiega la temperatura all’interno del congelatore a risalire da -18 (temperatura a cui andrebbero conservati i surgelati per non alterare le proprietà nutrizionali degli alimenti) a -9 °C, considerata la soglia sopra la quale i surgelati iniziano a scongelare.

I frigoriferi ben isolati possono avere addirittura un’autonomia di conservazione di 72 h, ma la maggior parte dei modelli in commercio ha un tempo di risalita della temperatura inferiore alle 30 ore.

Inoltre i frigoriferi No Frost tendono ad avere un’autonomia di conservazione minore rispetto a quelli dotati di altri sistemi di raffreddamento.

4. Scomparti e ripiani

Abbiamo indicato gli scomparti e i ripiani come il quarto fattore da tenere in considerazione nella scelta del frigorifero perché l’organizzazione dello spazio interno può essere un utile alleato per una gestione degli alimenti, e non solo, che possono venire conservati. Il numero degli scomparti varia a seconda della tipologia di frigo e della sua capacità. Ad esempio, i frigoriferi combinati avranno un congelatore con più scomparti dei frigoriferi monoporta, così come un frigorifero da 150 l avrà meno scomparti di uno da 300 l. Esistono tuttavia alcune caratteristiche comuni a tutti i modelli ed altre invece che sono prerogativa solo di quelli più avanzati.

Fra gli scomparti che si possono trovare su tutti i modelli annoveriamo:

Ripiani per bottiglie o portabottiglie : l’ideale è che entrambi siano presenti in modo da avere un adeguato spazio per la conservazione sia delle bottiglie cilindriche che di quelle rettangolari (ad esempio il cartone del latte)

: l’ideale è che entrambi siano presenti in modo da avere un adeguato spazio per la conservazione sia delle bottiglie cilindriche che di quelle rettangolari (ad esempio il cartone del latte) Balconcini controporta : comodi per la conservazione di salse già aperte

: comodi per la conservazione di salse già aperte Cassetti per frutta e verdura : dovrebbero essere almeno due in modo tale che l’etilene, un gas del tutto atossico contenuto naturalmente negli ortaggi responsabile del processo di maturazione sia dell’alimento che lo contiene che della frutta e verdura con cui entri in contatto, non faccia marcire la frutta e della verdura più velocemente deperibili (la mela ad esempio può essere conservata senza problemi fino a 3 settimane, le banane presentano già delle macchie scure dopo solo un paio di giorni)

: dovrebbero essere in modo tale che l’etilene, un gas del tutto atossico contenuto naturalmente negli ortaggi responsabile del processo di maturazione sia dell’alimento che lo contiene che della frutta e verdura con cui entri in contatto, non faccia marcire la frutta e della verdura più velocemente deperibili (la mela ad esempio può essere conservata senza problemi fino a 3 settimane, le banane presentano già delle macchie scure dopo solo un paio di giorni) Portauova : possono essere in numero variabile e mostrano tutta loro utilità in particolare quando la confezione delle uova è rotta o bagnata

: possono essere in numero variabile e mostrano tutta loro utilità in particolare quando la confezione delle uova è rotta o bagnata Portaghiaccio: per la preparazione di ghiaccio a cubetti

Alcuni degli elementi sopracitati sono imprescindibili, altri, come portauova e portaghiaccio, non si trovano sempre ma possono essere acquistati separatamente. L’ideale sarebbe che tutti i ripiani, compresi quelli del congelatore, siano regolabili in altezza, in modo da poterli spostare facilmente in base alle esigenze.

Scomparti con funzioni speciali

Fino a qualche anno fa erano quasi sconosciuti, predominano invece nel modelli di recente produzione. Ci riferiamo agli scomparti speciali, ovvero scomparti all’interno dei quali la temperatura è regolata in modo da conservare al meglio una specifica categoria di alimenti. Vediamo quali sono quelli più comuni da trovare:

Chiller box : spesso lo si può trovare anche sotto nomi diversi, ma la caratteristica principale di questo cassetto è quello di mantenere una temperatura di 2/3 °C in meno rispetto a quella della cella frigorifera , creando quindi un luogo perfetto per la conservazione della carne e del pesce

: spesso lo si può trovare anche sotto nomi diversi, ma la caratteristica principale di questo cassetto è quello di mantenere una , creando quindi un luogo perfetto per la conservazione della carne e del pesce Cassetto con regolazione dell’umidità : particolarmente adatto alla conservazione di frutta e verdura perché consente di regolare l’umidità al suo interno in modo che la verdura si conservi croccante. In genere la temperatura in questi cassetti è leggermente più alta rispetto a quella della cella frigorifera

: particolarmente adatto alla conservazione di frutta e verdura perché consente di al suo interno in modo che la verdura si conservi croccante. In genere la temperatura in questi cassetti è leggermente più alta rispetto a quella della cella frigorifera Dispenser di acqua e ghiaccio: più facile da trovare sui frigoriferi di maggiori dimensioni (quelli side by side ad esempio), i dispenser sono una soluzione ottimale per gli amanti dell’acqua fredda di frigo o delle bevande ghiacciate, perché consentono di avere un’erogazione istantanea di acqua fredda o cubetti di ghiaccio

5. Funzioni

Infine un ultima considerazione va fatta a proposito di tutte quelle caratteristiche e funzioni aggiuntive che, seppure non indispensabili, semplificano l’utilizzo del frigorifero e la corretta conservazione degli alimenti. Per analizzare nel modo più dettagliato possibile le varie funzioni che possono essere integrate ai frigoriferi è necessario fare una suddivisione preliminare tra funzioni legate al meccanismo di raffreddamento e funzioni di connettività.

Al primo gruppo appartengono tutte quelle funzioni che consentono da un lato di risparmiare energia elettrica, dall’altro di migliorare le prestazioni del frigorifero e di personalizzarne le impostazioni.

Sono inoltre disponibili una serie di funzioni che potremmo definire strutturali, come ad esempio l’ice maker, il dispenser per l’acqua, il blocco di sicurezza per i bambini o i ripiani a scomparsa. Si tratta però di elementi che risultano abbastanza conosciuti oggi giorno e proprio per questo abbiamo scelto di non prenderli in considerazione in questo articolo.

Frigoriferi: funzioni di raffreddamento

Twin Cooling Plus : si tratta di una funzione che consente di avere un doppio sistema di refrigerazione. Saranno quindi presenti due evaporatori separati così da gestire in modo indipendente le temperature del frigorifero e del freezer. Ricordiamo che in alcuni prodotti che dispongono di tre vani separati (due vani frigo e 1 freezer) sarà possibile gestire in modo indipendente tutte e tre le zone;

: si tratta di una funzione che consente di avere un doppio sistema di refrigerazione. Saranno quindi presenti due evaporatori separati così da gestire in modo indipendente le temperature del frigorifero e del freezer. Ricordiamo che in alcuni prodotti che dispongono di tre vani separati (due vani frigo e 1 freezer) sarà possibile gestire in modo indipendente tutte e tre le zone; Multi flow : è un particolare sistema di ventilazione che garantisce una temperatura uniforme in ogni ripiano del frigorifero e ne velocizza il raffreddamento;

: è un particolare sistema di ventilazione che garantisce una temperatura uniforme in ogni ripiano del frigorifero e ne velocizza il raffreddamento; Zona Cool Select : questa funzione particolare permette di impostare diverse temperature in base alle esigenze. Sarà inoltre possibile trasformare il vano freezer in vano frigo e viceversa, così da ottimizzare lo spazio in occasioni particolari;

: questa funzione particolare permette di impostare diverse temperature in base alle esigenze. Sarà inoltre possibile trasformare il vano freezer in vano frigo e viceversa, così da ottimizzare lo spazio in occasioni particolari; No Frost Premium: la tecnologia No Frost premium consente una migliore ventilazione degli ambienti e riduce al minimo il rischio della formazione di brina sulle pareti di frigo e freezer.

Frigoriferi: funzioni di connettività

Fotocamera integrata : con i modelli che dispongono di una fotocamera integrata all’interno dei due vani si potrà tenere sotto controllo lo stato di riempimento del frigorifero, mediante applicazioni dedicate si potrà visualizzare il contenuto del frigo direttamente dal proprio smartphone, così da evitare di aprire e chiudere le porte troppo spesso;

: con i modelli che dispongono di una fotocamera integrata all’interno dei due vani si potrà tenere sotto controllo lo stato di riempimento del frigorifero, mediante applicazioni dedicate si potrà visualizzare il contenuto del frigo direttamente dal proprio smartphone, così da evitare di aprire e chiudere le porte troppo spesso; Display touch : alcuni frigoriferi hanno un vero e proprio tablet come display. Questo componente potrà essere utilizzato come un qualsiasi dispositivo mobile mediante il quale sarà possibile prendere appunti, scattare foto, modificarle, scoprire ricette in base agli ingredienti che sono nel frigo e addirittura vedere le piattaforme di streaming;

: alcuni frigoriferi hanno un vero e proprio tablet come display. Questo componente potrà essere utilizzato come un qualsiasi dispositivo mobile mediante il quale sarà possibile prendere appunti, scattare foto, modificarle, scoprire ricette in base agli ingredienti che sono nel frigo e addirittura vedere le piattaforme di streaming; Online shopping: con i frigoriferi smart sarà possibile ordinare la spesa a casa. Tramite un’applicazione per smartphone si potranno fare acquisti online, memorizzare gli ingredienti preferiti e nei modelli con fotocamera si potrà anche controllare cosa manca.

Altri fattori da tenere in mente per la scelta del frigorifero

I materiali sono importanti?

Il discorso sui materiali del frigorifero potrebbe rivelarsi particolarmente lungo e complesso, e ci porterebbe a fare considerazioni molto lontane dall’applicazione pratica. Qui ci limitiamo a fare una considerazione generica sull’importanza di scegliere modelli con una classe di efficienza energetica alta i quali, per poter consentire un miglior isolamento del frigorifero e dunque un risparmio in termini di consumi, utilizzano le schiume rigide di poliuretano, un materiale isolante e parzialmente riciclabile. Scegliere un frigorifero di recente produzione con un’alta classe di efficienza energetica significa dunque fare una scelta previdente non solo dal punto di vista del risparmio economico ma anche da quello dell’ecosostenibilità.

La marca è importante?

Nell’acquisto dei grandi elettrodomestici conviene sempre affidarsi a marchi conosciuti e dalla lunga esperienza nel settore come Bosch, Whirlpool, Siemens ed Electrolux (AEG): i grandi marchi sono infatti solitamente anche quelli più impegnati nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie sempre più all’avanguardia ed ecosostenibili, caratteristiche che si traducono per il consumatore in un risparmio in termini di consumi e di tempo. Inoltre, da non sottovalutare è l’importanza di avere a disposizione un servizio clienti al quale rivolgersi in caso sorgessero domande o se si verificassero guasti dell’apparecchio: la Bosch, ad esempio, oltre ad offrire due anni di garanzia su tutti i suoi elettrodomestici, mette a disposizione anche un anno di assistenza supplementare gratuita.

Il prezzo è importante?

Un frigorifero è un oggetto che dura a lungo nel tempo, per cui può valere la pena optare per un investimento più alto in cambio di un apparecchio dalle prestazioni migliori. Anche in questo caso ribadiamo l’importanza di leggere l’etichetta energetica e di orientarsi verso modelli con una classe di efficienza pari o maggiore ad A+, in quanto, come abbiamo ripetuto più volte, l’investimento si ripagherà nel tempo grazie ai consumi ridotti. Non è invece fondamentale scegliere un modello particolarmente accessoriato dal punto di vista delle funzioni, dotato magari di display o di connessione WiFi: queste tecnologie possono costare anche molto e non apportano sostanziali migliorie alla qualità dell’apparecchio. In generale, possiamo così dividere le fasce di prezzo dei frigoriferi:

Fascia di prezzo bassa : dai 150 ai 400 € circa

: dai 150 ai 400 € circa Fascia di prezzo intermedia : dai 400 ai 1000 €

: dai 400 ai 1000 € Fascia di prezzo alta: dai 1000 € a salire

Domande frequenti

Quando cambiare il frigorifero?

Il ciclo di vita medio di un frigorifero moderno è di 15 anni: significa che un frigorifero nuovo acquistato oggi durerà minimo 10, massimo 20 anni.

Può non essere facile però capire se il proprio frigorifero abbia solo bisogno di manutenzione straordinaria, di una riparazione a costo accettabile o se sia ormai semplicemente troppo vecchio e vada dunque sostituito. Proponiamo allora un elenco di “sintomi” da tenere d’occhio: qualora si verificassero, dovremo cominciare a pensare ad un frigorifero nuovo.

Eccesso di condensa : all’interno del frigo o addirittura all’esterno si formano pozze di condensa

: all’interno del frigo o addirittura all’esterno si formano pozze di condensa Cibo mal conservato : gli alimenti contenuti nel frigorifero si rovinano più in fretta del normale

: gli alimenti contenuti nel frigorifero si rovinano più in fretta del normale Età oltre i 10 anni : come detto, l’età tra i 10 e i 20 anni è quella critica per i frigoriferi

: come detto, l’età tra i 10 e i 20 anni è quella critica per i frigoriferi Rumorosità aumentata : è opportuno chiamare un tecnico non appena si noti un innalzamento o cambiamento delle emissioni sonore del frigo

: è opportuno chiamare un tecnico non appena si noti un innalzamento o cambiamento delle emissioni sonore del frigo Surriscaldamento del motore : come sopra, se il frigo emana più calore del normale è opportuno chiamare un tecnico

: come sopra, se il frigo emana più calore del normale è opportuno chiamare un tecnico Aumento dei consumi: attenzione anche a un apparentemente inspiegabile aumento dei consumi in bolletta

Il frigorifero: dove acquistarlo?

Per acquistare un nuovo frigorifero abbiamo a disposizione almeno due canali: le rivendite “fisiche” sul territorio oppure i negozi virtuali.

Nel primo caso ci si potrà rivolgere a scelta a negozi di più piccole dimensioni, oppure alle grandi catene di elettrodomestici: in entrambi i casi sarà comunque possibile concordare le modalità di consegna ed eventuale installazione del frigo.

Qualora si opti per l’acquisto online, si potrà scegliere o tra gli store virtuali delle stesse catene di elettrodomestici suddette, presso i quali è possibile ricevere lo stesso servizio di consegna ed installazione, oppure optare per i negozi virtuali “generalisti”, cioè quelli che vendono ogni genere di articolo.

Il frigorifero: dove posizionarlo?

Il posizionamento del frigo non è una questione banale: più elevata è la temperatura ambientale, maggiore sforzo deve fare il compressore per mantenere costante la temperatura interna. Ne consegue molto intuitivamente che sia meglio non collocare il frigorifero in locali molto caldi (perché esposti direttamente al sole) e posizionarlo lontano da fonti di calore. Sono dunque sconsigliate tutte queste posizioni:

Frigorifero vicino al termosifone

Frigorifero vicino al forno

Frigorifero vicino alla finestra

Frigorifero vicino alla stufa

Frigorifero vicino ai fornelli

Frigorifero vicino al camino

Meglio dunque collocare il frigo in un angolo relativamente ombreggiato, o comunque non esposto costantemente alla luce solare, soprattutto d’estate.

Inoltre, è sempre opportuno non appoggiare la faccia posteriore del frigorifero al muro: deve venire lasciata un’intercapedine di almeno 10 cm per permettere un’adeguata aerazione del compressore, che altrimenti, di nuovo, finirebbe in sovraccarico.

Il frigorifero: quando spegnerlo?

Tante famiglie italiane sono abituate a fare lunghe vacanze estive, durante le quali si assentano da casa anche per più di due settimane. Ha senso, dal punto di vista dei consumi, svuotare e spegnere il frigorifero prima di partire?

Da un lato è vero che i frigoriferi moderni, in classe di efficienza energetica A+ o superiore, consumano molto poco, dunque si potrebbe effettivamente pensare che tenere il frigo acceso o spento non faccia una grande differenza.

Per fare un esempio: un frigorifero in classe A++ con un consumo annuo stimato di 150 kWh, ad un ipotetico costo dell’elettricità di 0,28 €/kW, costa circa 42 €/anno o 0,12 €/giorno. Potete provare a fare lo stesso calcolo per il vostro frigorifero, ricavando i dati necessari dall’etichetta energetica e dal vostro contratto di fornitura elettrica.

Certo, quando si parte per le vacanze bisogna comunque smaltire tutti gli alimenti freschi o deperibili, altrimenti al nostro ritorno li troveremo rovinati, rischiando anche di infestare il vano frigo di odori sgradevoli e persistenti. Se dopo lo smaltimento il frigo rimane vuoto o quasi, il consiglio è quello di smaltire gli ultimi avanzi e spegnere l’elettrodomestico, così che non lavori a vuoto.

Il frigorifero: come pulirlo?

Per detergere l’interno del frigorifero è possibile utilizzare sia prodotti chimici sia sostanze naturali. Nel primo caso la pulizia risulterà più rapida e semplice, ma anche più costosa. Nel secondo caso invece sarà necessaria un po’ più di pazienza, ma il risultato sarà comunque ottimale ed il costo complessivo davvero ridotto. Ecco gli step da intraprendere:

Svuotare completamente il frigo : per una pulizia profonda è necessario svuotare frigo e freezer completamente. Ciò significa che sarà necessario togliere gli alimenti, rimuovere i ripiani (se estraibili) e i balconcini contro porta. Questi componenti dovranno essere lavati separatamente, utilizzando sempre lo stesso procedimento;

: per una pulizia profonda è necessario svuotare frigo e freezer completamente. Ciò significa che sarà necessario togliere gli alimenti, rimuovere i ripiani (se estraibili) e i balconcini contro porta. Questi componenti dovranno essere lavati separatamente, utilizzando sempre lo stesso procedimento; Preparare una soluzione a base di acqua e aceto : è meglio utilizzare acqua calda, ma non bollente. Il quantitativo di aceto rispetto all’acqua dovrebbe seguire la proporzione 1 a 3, quindi una parte di aceto per 3 parti di acqua (approssimativamente 3 cucchiai di aceto in un bicchiere di acqua). Se non volete utilizzare l’aceto per paura che l’odore rimanga sulle pareti del frigo, potete sostituirlo con il bicarbonato di sodio, seguendo sempre la stessa proporzione;

: è meglio utilizzare acqua calda, ma non bollente. Il quantitativo di aceto rispetto all’acqua dovrebbe seguire la proporzione 1 a 3, quindi una parte di aceto per 3 parti di acqua (approssimativamente 3 cucchiai di aceto in un bicchiere di acqua). Se non volete utilizzare l’aceto per paura che l’odore rimanga sulle pareti del frigo, potete sostituirlo con il bicarbonato di sodio, seguendo sempre la stessa proporzione; Pulire le pareti interne : a questo punto basterà immergere un panno o una spugna per superfici (quelle sottili) nella soluzione a base di acqua e aceto e passarlo in modo accurato su tutta la superficie interna dell’elettrodomestico. Se sono presenti macchie incrostate provate ad ammorbidirle preventivamente usando qualche goccia di solo aceto;

: a questo punto basterà immergere un panno o una spugna per superfici (quelle sottili) nella soluzione a base di acqua e aceto e passarlo in modo accurato su tutta la superficie interna dell’elettrodomestico. Se sono presenti macchie incrostate provate ad ammorbidirle preventivamente usando qualche goccia di solo aceto; Lavare le guarnizioni : in presenza di guarnizioni removibili sarà necessario lavare anche queste con la stessa soluzione a base di acqua e aceto, per poi asciugarle accuratamente. Per un risultato ottimale consigliamo, una volta asciutte, di utilizzare del borotalco o dell’olio d’oliva per renderle isolanti;

: in presenza di guarnizioni removibili sarà necessario lavare anche queste con la stessa soluzione a base di acqua e aceto, per poi asciugarle accuratamente. Per un risultato ottimale consigliamo, una volta asciutte, di utilizzare del borotalco o dell’olio d’oliva per renderle isolanti; Asciugare l’interno : dopo il lavaggio è necessario asciugare accuratamente le pareti del frigo, evitando di lasciare residui di acqua. Se avete utilizzato il bicarbonato potrete asciugare direttamente, mentre se avete utilizzato l’aceto è meglio passare prima un panno imbevuto di sola acqua e poi asciugare;

: dopo il lavaggio è necessario asciugare accuratamente le pareti del frigo, evitando di lasciare residui di acqua. Se avete utilizzato il bicarbonato potrete asciugare direttamente, mentre se avete utilizzato l’aceto è meglio passare prima un panno imbevuto di sola acqua e poi asciugare; Eliminare gli odori : se i cattivi odori persistono, preparate una soluzione a base di acqua e succo di limone, (basterà qualche goccia in una tazza d’acqua). Trasferite la soluzione in un flacone dotato di beccuccio spray e spruzzatela all’interno del frigo. Procedete asciugando nuovamente le pareti;

: se i cattivi odori persistono, preparate una soluzione a base di acqua e succo di limone, (basterà qualche goccia in una tazza d’acqua). Trasferite la soluzione in un flacone dotato di beccuccio spray e spruzzatela all’interno del frigo. Procedete asciugando nuovamente le pareti; Lavare cassetti, ripiani e balconcini: dopo aver igienizzato l’interno del frigorifero potrete procedere alla pulizia dei componenti removibili. Se sono di piccole dimensioni potrete direttamente immergerli in una ciotola o in una bacinella contenente la soluzione di acqua e aceto (o bicarbonato), altrimenti puliteli come fatto con le pareti del frigo.

Pulire il frigo con detergenti

Il frigorifero può essere pulito anche con sostanze chimiche. In commercio è possibile trovare dei prodotti appositi, solitamente spray, che dovranno soltanto essere spruzzati e risciacquati.

In alternativa potete usare una soluzione a base di acqua e sapone dei piatti, ma prestate attenzione alla quantità.

Bisogna infatti evitare che si formi una soluzione troppo densa e schiumosa che risulterebbe troppo difficile da risciacquare. Basterà qualche goccia del classico sapone gel in una tazza di acqua.

La fase di risciacquo dovrà essere effettuata in modo molto accurato, per evitare che residui di detergente entrino a contatto con i cibi che inserirete nel frigorifero pulito. Fate quindi particolare attenzione agli angoli e alla parte superiore del frigo.

Perché il frigorifero fa ghiaccio?

Nei frigoriferi statici o ventilati (insomma in tutti i modelli che non siano No Frost) è del tutto naturale che, col tempo, si formi un accumulo di ghiaccio sulla parete posteriore del vano frigo. Questa è infatti la parte più fredda del frigo, e le molecole di vapore acqueo contenute nell’aria a contatto con essa si solidificano.

Il vapore acqueo entra nel frigo sia ogni volta che apriamo l’anta e lasciamo entrare una parte di aria a temperatura ambiente, più umida rispetto a quella interna, sia ogni volta che introduciamo alimenti a temperatura ambiente (o caldi, cosa che comunque non dovremmo mai fare).

Per permettere al frigorifero di continuare a funzionare bene sarà opportuno sbrinarlo un paio di volte l’anno, anche in considerazione della quantità di ghiaccio che si accumulerà.

Perché il frigorifero perde acqua?

In tanti casi, la parete posteriore del vano frigo non è così fredda da provocare la formazione di ghiaccio: in questi casi si nota piuttosto su di essa la formazione di goccioline di condensa, e noterete sul fondo della parete un piccolo foro di spurgo per il convogliamento dell’acqua così formatasi.

Se il frigorifero forma ai suoi piedi una pozza d’acqua, vuol dire che c’è qualche problema con il sistema di spurgo della condensa. Niente panico: non è detto si tratti di un guasto grave, spesso si tratta di un semplice intasamento che possiamo risolvere anche da soli.

Le due ragioni più banali perché il frigorifero faccia condensa sono:

Intasamento del condotto di spurgo

Cattivo livellamento del frigorifero

Basterà dunque verificare che il foro di scolo all’interno del frigo sia sgombro da rifiuti e che il frigo stesso sia perfettamente in bolla.

Se il problema dovesse persistere anche dopo queste due banali verifiche, allora sarà opportuno rivolgersi ad un tecnico manutentore.

Perché il frigorifero non raffredda bene?

Se il frigorifero non raffredda più o raffredda molto meno del normale, c’è sicuramente un problema che necessita di una soluzione. Anche in questo caso, non è scontato che si tratti di un guasto grave: possiamo fare alcune verifiche in autonomia e decidere in base agli esiti se è il caso di rivolgerci ad un riparatore. Queste sono le possibili cause di una diminuita capacità refrigerante:

Guarnizione troppo sporca o rovinata

Malfunzionamento del termostato

Guasto della resistenza

Guasto della scheda elettronica

Almeno le prime due di queste cause possono essere verificate di persona: l’esame visivo della guarnizione ci farà capire se è opportuno cambiarla o se non basti piuttosto una buona pulizia. Allo stesso modo possiamo verificare il funzionamento del termostato provando a modificarne le impostazioni e facendo caso se la temperatura interna al frigo effettivamente cambi.

Per verificare il buon funzionamento della resistenza serve invece un tester da elettricista, che non tutti abbiamo in casa. Infine, per la scheda elettronica bisogna smontare la scheda stessa, e anche in questo caso l’operazione può essere complessa.

Perché il frigorifero fa rumore?

Dobbiamo dire subito che, come tutti gli elettrodomestici dotati di compressore, un certo livello di rumorosità del frigorifero è del tutto normale. Se però abbiamo notato un cambiamento, nel senso di un accresciuto livello di rumore emesso dal nostro frigo, allora potrebbe darsi che ci sia qualche problema.

Se il nostro frigorifero ha ormai qualche annetto, un accresciuto livello di rumore è molto spesso indice di un cattivo funzionamento del compressore. È però vero che può bastare anche un cattivo livellamento a creare rumori inconsueti, per cui, prima di disperarsi e prepararsi al peggio (costosa sostituzione del compressore o acquisto di un frigo nuovo), può valere la pena di verificare semplicemente che il frigo sia in bolla.

Dove far aggiustare il frigorifero?

Se l’apparecchio ha un problema di non facile risoluzione, allora chi ripara il frigorifero? Per la riparazione del frigo è necessario rivolgersi ad un tecnico specializzato: basta una telefonata al servizio clienti del produttore per farsi dire chi è il riparatore autorizzato più vicino.

Dove vendere il frigorifero usato?

Chi volesse vendere il proprio frigorifero usato ma ancora in buone condizioni avrebbe a disposizione diversi canali. Uno molto semplice e popolare è sicuramente quello degli annunci online, pensati per facilitare la vendita tra privati. Un annuncio dettagliato e corredato di foto dello stato effettivo del frigo riscontrerà sicuramente successo, ma bisogna stare molto attenti ai tentativi di truffa che purtroppo spesso infestano questo tipo di piattaforme: rifiutate di interagire con chiunque vi chieda, a qualunque titolo, un anticipo di denaro (ad esempio per il trasporto del frigo ecc.).

In alternativa, ci si può rivolgere a negozi specializzati in acquisto, vendita e ricondizionamento dei grandi elettrodomestici.

Dove buttare il frigorifero?

Tutti gli elettrodomestici, ed in particolare quelli di grandi dimensioni come i frigoriferi, devono essere smaltiti in determinati modi, pena multe consistenti che possono andare dai 300 ai 3000 €. Questo da un lato serve a combattere l’inquinamento, dato che spesso i grandi elettrodomestici contengono liquidi (come il refrigerante, nel caso dei frigoriferi) e metalli molto inquinanti, sia a favorire il riciclo delle materie prime impiegate nella loro produzione.

I canali attraverso cui smaltire il vecchio frigorifero sono sostanzialmente due:

Isole ecologiche

Negozi di grandi elettrodomestici

Il ritiro del frigorifero vecchio è gratuito in entrambi i casi. Spesso per il trasporto dell’apparecchio ci si deve organizzare autonomamente, ma consigliamo di verificare anche presso il proprio comune se sia disponibile un servizio di prelievo gratuito dei rifiuti ingombranti.

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