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Risparmio idrico, guida all’uso intelligente delle risorse idriche in casa. Ecco le soluzioni per ridurre il consumo domestico dell’acqua per il WC
Nel precedente articolo (V. art. “Gestione sostenibile dell’acqua: tecniche e sistemi per il risparmio idrico (parte 1)“) abbiamo illustrato i sistemi per il risparmio idrico domestico legato agli erogatori; in questo articolo analizziamo i sistemi per il WC.
Gran parte dell’acqua potabile usata quotidianamente da una persona viene scaricata attraverso lo sciacquone del WC. L’uso del WC da solo rappresenta in media ben il 30% del consumo idrico di una casa. Esso consuma una media di 10 litri d’acqua ad ogni utilizzo!
E’ necessario, quindi, ridurre al minimo gli sprechi di una risorsa fondamentale qual è l’acqua ed usare il meno possibile lo sciacquone; fortunatamente esistono delle tecnologie per ridurre la quantità d’acqua dello sciacquone.
Soluzioni per il risparmio idrico per i WC
Per un’utenza standard di tipo residenziale che utilizza cassette di risciacquo di tipo convenzionale (da 9 a 12 litri per risciacquo), il 30% dei consumi di acqua potabile è riconducibile al WC: ciò evidenzia come l’installazione di cassette di risciacquo che permettano di ridurre i volumi di scarico possa costituire un notevole risparmio idrico.
E’ da sottolineare, fra l’altro, che per l’allontanamento delle acque reflue si utilizza acqua che è stata resa potabile: ciò comporta notevoli consumi di risorse economiche ed energetiche, oltre che la diminuzione della disponibilità di acqua di buona qualità per scopi dove è effettivamente necessaria.
E’ possibile ridurre notevolmente i consumi del WC.
Una buona funzionalità dello scarico dipende sostanzialmente da tre aspetti: il vaso (meccanismo di flussaggio e forma), la velocità dell’acqua (e quindi la pressione), la quantità d’acqua. Tanto peggiore è la “prestazione” del sistema per i primi due aspetti, tanto maggiore dovrà essere la quantità d’acqua necessaria a garantire lo scarico.
Le cassette di scarico dei WC classiche, quelle “a zaino” sistemate immediatamente dietro il vaso, contengono 12-15 litri d’acqua, che viene completamente scaricata ad ogni uso. Se però avete un bagno realizzato qualche decennio fa, notate che la cisterna è sistemata in alto ed è più piccola (circa 9 litri), comandata “a catena” o a pulsante. Infatti l’altezza permette di aumentare la pressione dell’acqua (a 2 m di quota si ottengono circa 0,2 atmosfere) e la velocità dello scarico, e di ridurre di conseguenza la quantità d’acqua. Questo tipo di cassette sono ancora in uso nelle case non ristrutturate, soprattutto nei piccoli Comuni: secondo alcune stime circa metà della popolazione italiana utilizza ancora questo sistema.
In generale, i moderni sistemi con doppio pulsante regolano le quantità di scarico a 6 litri, con interruzione opzionale a 3 litri, rispetto ad una cisterna convenzionale che utilizza per ogni risciacquo 9 litri; questi dispositivi arrivano a determinare un risparmio idrico del 60%, anche se in genere si attestano su un risparmio compreso fra il 35 e il 50% a causa del loro non corretto utilizzo da parte degli utenti.
Nei casi in cui non è possibile sostituire le cassette, è possibile diminuire i volumi di risciacquo posizionando degli oggetti (per esempio bottiglie riempite di acqua) direttamente all’interno delle cassette.
In alternativa esistono cassette di risciacquo con un unico pulsante, che permette però l’interruzione dello scarico in ogni momento.
Livelli di risparmio idrico superiori possono essere raggiunti con dispositivi di scarico a pressione: tali sistemi, più complessi e costosi degli altri, sfruttano la pressione dell’acquedotto o di una pompa autoclave in modo da pulire il WC più efficientemente e con meno acqua.
I vasi più moderni presentano meccanismi di flussaggio e idrodinamica molto migliori che in passato e permettono di scaricare efficacemente con 4-6 litri d’acqua, di conseguenza le cassette di scarico, in genere sistemate a incasso nel muro, possono essere regolate in funzione delle necessità del vaso. Il problema è che gli idraulici non sanno (o non hanno interesse) a regolare lo scarico in modo ottimale, per cui spesso anche i nuovi WC scaricano 8-10 litri ad ogni uso.
Ma vediamo in sintesi le soluzioni applicabili per il risparmio nel WC.
Sistemi applicabili senza sostituire le cassette dei WC
Uno dei sistemi più conosciuti per ridurre la quantità di acqua erogata dallo sciacquone è quello di occupare una parte del volume della cassetta con un semplice oggetto, come un mattone o una bottiglia riempita di liquido (facendo attenzione a non intralciare il funzionamento del sistema di scarico e del galleggiante).
Sul mercato sono anche presenti appositi prodotti, realizzati a tale scopo, di facile utilizzo e rapido montaggio. Sono rappresentati da oggetti in plastica o resina, o anche da piccoli contenitori aperti che, una volta inseriti correttamente dentro la cassetta, vanno semplicemente riempiti di acqua. In questo modo, il volume dell’oggetto consente di ridurre notevolmente la quantità di acqua erogata durante il risciacquo.
Si trovano in commercio diversi sistemi che possono essere collocati nelle cassette convenzionali (sia quelle “a zaino” che i vecchi modelli posti in alto).
I più semplici sono dispositivi che funzionano come semplici contrappesi. E’ sufficiente appendere tale apparecchio al tubo che controlla l’uscita dell’acqua e, agendo come peso, permette di dosare meglio lo scarico. Con una pressione leggera del tasto si ha una breve uscita di acqua, premendo più a lungo la vaschetta si svuota completamente.
Di recente sono comparse sul mercato anche nuove apparecchiature di scarico per WC, che consentono una semplice installazione nelle cassette esterne, anche già esistenti e senza richiedere opere murarie, in quanto inseribili in impianti già esistenti.
Queste apparecchiature consentono di ottenere scarichi differenziati predeterminati fissi ed anche l’interruzione del flusso secondo la volontà dell’utente.
Queste apparecchiature consentono, ad esempio, di ottenere 3 modalità di scarico:
per scarico ridotto (circa 3 litri): premere a fondo il pulsante piccolo e rilasciarlo
per scarico totale (12/15 litri) : premere a fondo e rilasciare il pulsante grande
interruzione del deflusso dell’acqua a piacere, premendo di nuovo uno dei due pulsanti
Cassette dei WC con interruzione di scarico
Sono cassette di risciacquo che possiedono un unico pulsante con un meccanismo che interrompe lo scarico dell’acqua quando viene premuto una seconda volta oppure quando si smette di premerlo.
Questo sistema è disponibile per quasi tutte le marche di sanitari conosciute. Poiché la cisterna si svuota di meno, impiega anche meno tempo a riempirsi e, ovviamente, diminuisce la quantità d’acqua utilizzata. Lo scarico breve può svuotare metà della cisterna (da 4 a 6 litri); quello lungo la svuota completamente (da 9 a 12 litri a seconda della cisterna).
Il sistema, se opportunamente utilizzato, può garantire un risparmio idrico legato alla riduzione del consumo d’acqua del 40-50% rispetto ad un sistema tradizionale.
Vantaggi e benefici
ridotto consumo di acqua abbinato alla massima pulizia e funzionalità del WC
Svantaggi e limitazioni
costo di investimento iniziale lievemente maggiore rispetto ad un sistema tradizionale
Gestione e manutenzione
analoga ai sistemi tradizionali
Benefici ambientali
risparmio idrico legato alla riduzione del consumo d’acqua del 40-50% rispetto ad un sistema tradizionale
Cassette dei WC con doppio pulsante
Sono cassette di risciacquo che possiedono un doppio pulsante che permette due quantità di scarico: uno scarico lungo che produce lo svuotamento completo della cisterna e uno breve che produce uno svuotamento parziale.
La cassetta differenzia e controlla lo scarico in base alle diverse esigenze. Il pulsante a destra controlla lo scarico minore (3-4 litri a seconda dei modelli) mentre quello a sinistra quello maggiore (6-9 litri a seconda dei modelli). Generalmente i flussi di scarico sono comunque regolabili. Sono disponibili sia per cassette incassate che per cassette esterne.
Le cassette incassate necessitano anche di placche con pulsanti differenziati per poter funzionare correttamente.
Il modello, e quindi la portata degli scarichi, deve essere scelto anche in relazione alle caratteristiche dei vasi, poiché non tutti i vasi sono progettati per scaricare con ridotte quantità d’acqua.
Esistono in commercio anche apparecchiature che applicate ai vasi/cassette esistenti possono consentire lo scarico differenziato senza bisogno di sostituzioni e opere murarie.
I benefici dell’apparecchio si ottengono adottando un comportamento adeguato, differenziando l’utilizzo infatti si può ottenere un notevole risparmio.
Rispetto ad un sistema tradizionale i sistemi a doppio pulsante presentano lievi maggiorazioni di costi dovuti ai componenti interni e un risparmio idrico legato alla riduzione del consumo d’acqua del 40-50%.
Vantaggi e benefici
ridotto consumo di acqua abbinato alla massima pulizia e funzionalità del WC
Svantaggi e limitazioni
costo di investimento iniziale lievemente maggiore rispetto ad un sistema tradizionale
Gestione e manutenzione
analoga ai sistemi tradizionali
può esserci malfunzionamento del meccanismo di scarico a causa di accumulo di calcare con il risultato che scarica sempre lo scarico maggiore e quindi sia necessaria manutenzione per il ripristino del corretto funzionamento
Benefici ambientali
risparmio idrico legato alla riduzione del consumo d’acqua del 40-50% rispetto ad un sistema tradizionale
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